giovedì 17 luglio 2014

Dopo L'Altra Europa


(contributo alla discussione del 19 luglio 2014)


Un progetto politico

Dopo l’esperienza de L’Altra Europa è ora il tempo di osare. Di avere il coraggio di avviare un processo costituente orizzontale, partecipativo, inclusivo, accogliente e trasparente che risponda alla domanda espressa e al credito concesso da più di un milione e 100 mila elettori.
Tutti insieme, le vaste reti di attivisti, gli intellettuali, le associazioni, i soggetti politici che hanno appoggiato e sostenuto la lista, le persone che si sono spese nei comitati territoriali, tutti insieme dobbiamo proseguire. Anche nel coinvolgimento di quanti sono rimasti finora ai margini, non riuscendo a fidarsi completamente dei primi e faticosi passi della nostra Lista; anche recuperando il rapporto con coloro che dopo un primo avvicinamento se ne sono allontanati.
Dobbiamo fare fin d’ora quel che tutti si attendono: lavorare ad un progetto politico per il paese. Dobbiamo unire tutte le relazioni che abbiamo tessuto, e costruire rapporti di fiducia con chi ancora non è parte di questa nostra “trama”, con chi si muove, vive e lotta nei territori, nei luoghi di lavoro, nei comitati, nei movimenti, nelle associazioni, negli spazi fisici e culturali dove si sostanziano le contraddizioni che avviliscono e impoveriscono il nostro tempo, in questa Europa e in questa Italia.


Dobbiamo essere coerenti e chiari

Un progetto politico chiaro e coerente, a partire dalla collocazione politica nello scenario italiano.
Il nostro programma, i dieci punti per le elezioni europee, lo spirito che ci ha guidati nella lunga campagna elettorale, le parole spese in migliaia di incontri pubblici, ci forniscono una traccia per la definizione di una carta di obiettivi e di valori non negoziabili.
Stop all’austerità. Rifiuto delle privatizzazioni dei beni comuni, della precarietà, del dominio dei poteri della finanza sui diritti delle persone, e delle scelte ispirate al liberismo. Accoglienza e solidarietà tra i popoli, perché cessi il massacro nel Mediterraneo. Contrasto delle mafie, del riciclaggio e della corruzione. Conversione ecologica, difesa dell’ambiente, tutela della salute, lotta contro le grandi opere imposte ed inutili e contro il saccheggio del territorio e il degrado del paesaggio, per trasporti equo-sostenibili ed il diritto alla mobilità per tutti. Ricostruzione di una cultura solidale, dei diritti civili, delle uguali opportunità di genere nelle differenze e di rispetto del vivente. Definizione di una politica estera che sappia rendere l’Europa promotrice di pace dentro e fuori i suoi confini.
Obiettivi e valori che ci pongono chiaramente fuori, contrari ed alternativi alle larghe intese italiane e europee e alla forze che le sostengono.
Appare pertanto ovvio che con le medesime forze politiche che stanno portando avanti le politiche liberiste, di saccheggio del territorio, di privatizzazioni dei beni comuni, e che stanno smantellando la nostra Costituzione non ci siano accordi possibili a partire dalle prossime elezioni regionali (evitando il ripetersi di geometrie variabili e di esperienze contraddittorie come quelle recenti in Piemonte e Abruzzo).
Per questo, a tutte le componenti del processo che ci apprestiamo ad iniziare si chiede una valutazione sull’opportunità di promuovere eventuali alleanze che costituirebbero motivo di imbarazzo ed in definitiva l’allontanamento di coloro che sulla costruzione di una reale alternativa  hanno investito.


L’emergenza democratica

Il Governo Renzi delle piccole-larghe intese, grazie al blocco economico e mediatico che lo sostiene, sta gettando le basi per uno stravolgimento degli equilibri democratici del nostro Paese e per portare avanti con maggior agio le politiche di austerity, le privatizzazioni di beni comuni e patrimonio pubblico, il sacrificio di diritti e tutele sull’altare della finanza e dei mercati.
Il processo avviato a partire dall’esperienza della lista “L’Altra Europa con Tsipras” deve assumersi in pieno la responsabilità di contrastare questo disegno, raccordandosi con tutte le iniziative e con i movimenti che si pongono all’opposizione di quanto si sta delineando all’orizzonte del nostro paese.
Abbiamo una grande responsabilità. Farci promotori in tutti i territori, in tutte le città, in tutto il Paese di una mobilitazione che scongiuri questo scippo della Costituzione spacciato per modernizzazione.

Domenico Finiguerra (ex candidato nord-ovest)
Annalucia Bonanni (ex candidata sud)
Enzo Di Salvatore (ex candidato sud)
Antonella Leto (ex candidata isole)
Domenico Gattuso (ex candidato sud)
Rossella Rispoli (ex candidata centro)
Ivano Marescotti (ex candidato nord-est)

Laura Cima (comitato Torino)
Roberta Radich (comitato Vicenza)
Pietro Del Zanna (comitato Siena)
Laura Orsucci (comitato Torino, referente regionale Piemonte)
Alessandro Ingaria (comitato Cuneo)
Barbara Diolaiti (comitato Ferrara)
Paolo Cacciari (comitato Venezia)
Antonia Romano (comitato Trento)
Vincenzo Pietrantonio (comitato Padova)
Francesco Maura (comitato Milano)
Christian Canzi (comitato Monza Brianza)
Pia Di Giuseppe (Comitato Brugherio - MB)
Anna Paganini (comitato Abbiategrasso)
Theirry Dieng (comitato Varese)
Andrea Calò (comitato Varese)
Carla Spessato (comitato Vicenza)
Mario Malandrone (comitato Asti)
Paola Marciani (comitato Vercelli)
Sonia Vella (comitato Valdossola)
Filippo Pirazzi (comitato Valdossola)
Marilena Ballestriero (comitato Legnano - Alto Milanese)
Paolo Trezzi (comitato Lecco)
Simonetta Astigiano (comitato Genova)
William Domenichini (comitato La Spezia)
Federico Gozzi (comitato Savona)
Marco Pericle Parisi (comitato Ponente Savonese)
Roberto Gambassi (Comitato Valdelsa)
Fausto Tenti (comitato Arezzo)
Federico Losurdo (Comitato Urbino)
Manlio Sorba (comitato Cagliari)
Rosario Agostaro (comitato Ogliastra)
Claudio Parentela (comitato Catanzaro)
Silvia Galiano (comitato Catanzaro)
Caterina Primiero (comitato Catanzaro)
Stefano Pulcini (comitato Giulianova)
Simone Pulcini (comitato Giulianova)
Enrico Gagliano (comitato Giulianova)
Rachele Cocciolito (comitato Teramo)
Carlo Alberto Ciaralli (comitato Roseto degli Abruzzi)
Riccardo Rossi (comitato Brindisi)
Rosa Pepe (comitato Potenza)
Gaetano Sabatino (comitato Palermo)
Pino Romano (comitato Palermo)
Alberto Mangano (comitato Palermo)
Cesare Borrometi (comitato Ragusa)
Angelo Di Natale (comitato provinciale Ragusa)
Marco Vizzotto (comitato Treviso)
Vincenzo Pellegrino (Comitato Polesano)
Dino Angelini (comitato Reggio Emilia)
Cristina Franchini (comitato Alessandria)
Fabrizio Biolè (comitato Cuneo)
Ugo Sturlese (comitato Cuneo)
Gigi Garelli (comitato Cuneo)
Tiziano Frezza (comitato L’Aquila)
Diana Maria Galassi (comitato L’Aquila)
Nicola Pisciavino (comitato Casalnuovo Monterotaro - FG)
Giovanni Del Monaco (Comitato Maddaloni - CE)
Agostino Del Monaco (Comitato Maddaloni - CE)

Paolo Andreozzi (blogger, Roma)
Athos Gualazzi (Partito Pirata)
Sandra Cangemi (giornalista Milano)
Graziano Polli (Attac Lomazzo)
Pino Greco (Fabbrikando l'Avvenire, Crotone)
Giusy Clarke Vanadia, (Azione Civile Catania)
Nicola Cipolla (presidente CEPES, Centro Studi ed Iniziative di Politica Economica in Sicilia)
Dario Sironi (Lista Civica per Sesto 2012 - Sesto San Giovanni)
Claudio Censoni (comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni)
Claudio Paci (Riotorto - LI)
Sandro Campagnola (MDF Verona)
Federica Liberatore (avvocato, Pescara)
Ivo Menna (pensionato, Vasto . CH)
Ester Mordini (insegnante, L’Aquila)
Rossella Matè (impeigata, Teramo)
Chiara D'Agostino (studentessa, Teramo)
Andrea Squartecchia (psicologo Penne - PE)
Alessandro Bazzan (Padova)
Gallenti Giuseppe (Catania)
Massimiliano Core (Comitato abruzzese per la difesa dei Beni Comuni)
Roberta Fanì (Comitato abruzzese per la difesa dei Beni Comuni)
Lidiana Pompeo (Comitato abruzzese per la difesa dei Beni Comuni)
Alessandro Pracilio ​ (​studente, Vasto ​- ​CH)

Maurizio Calenti ​ (​insegnante, Ascoli Piceno​)​

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