lunedì 18 agosto 2014

Il Parco della Costa teatina, “Ombrina mare” e gli impegni del Governo Renzi


L’istituzione del Parco della Costa teatina non è in condizione di impedire la realizzazione del progetto petrolifero “Ombrina Mare”. La convinzione contraria trae forse spunto da alcune parole pronunciate dal neo Commissario al Parco De Dominicis, che in una intervista al TG3 Abruzzo ha dichiarato che la realizzazione del Parco sarà un efficace deterrente alla petrolizzazione della nostra Costa, e dalla recente sentenza del TAR Lazio con la quale il giudice amministrativo ha rigettato il ricorso presentato dalla società Medoilgas avverso la decisione ministeriale di assoggettare il progetto Ombrina mare al previo rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). 
Nella sua pronuncia, ad un tempo e non senza ambiguità, il TAR ha evocato la legge regionale di tutela dei trabocchi e il Codice dell’ambiente, nella parte in cui si dice che nelle zone di mare prospicienti un parco marino o costiero protetto è fatto divieto di svolgere attività di ricerca, di prospezione e di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi. Il TAR, però, ha trascurato incredibilmente di considerare che il decreto “Sviluppo” del 2012 ha introdotto una modifica al Codice dell’ambiente: l’art. 6, comma 17, del Codice continua sì a prevedere che il divieto di esercizio di quelle attività sia vietato all’interno delle aree marine e costiere protette e nelle zone di mare esterne a dette aree, ma fa salvi i procedimenti già avviati prima del 2010 e, tra questi, appunto, quello relativo ad “Ombrina mare”
Mentre, dunque, si può affermare che l’istituzione del Parco della Costa teatina renderà impossibile chiedere nuovi permessi di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in tutto il territorio del futuro Parco, non si può, invece, sostenere che l’istituzione del Parco impedirà la realizzazione del progetto petrolifero “Ombrina mare”, in quanto il procedimento amministrativo che si concluderà con il rilascio della concessione è stato avviato nel 2008. 
A nulla serve, poi, evocare la legge regionale sulla tutela dei trabocchi, atteso che dalla stessa non può immediatamente trarsi un divieto all’esercizio di quelle attività. D’altra parte, il TAR Lazio ha sì applicato la legge regionale, ma per ricavarne un argomento in più sulla necessità di assoggettare il progetto petrolifero all’Autorizzazione Integrata Ambientale.
E sul piano politico? 
Il Governo Renzi parrebbe intenzionato ad accogliere le proposte contenute nella risoluzione sulle attività petrolifere, approvata di recente dalla Commissione Ambiente della Camera. Tra gli impegni assunti, tuttavia, non vi sarebbe quello relativo ad “Ombrina mare”, nel senso che il Governo non avrebbe accettato di fermarne la realizzazione (1) (nonostante il diverso punto di vista espresso da tempo dal PD abruzzese e, in special modo, dal sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini). Impegni che, a dire il vero, potrebbero stridere e non poco con quanto lo stesso Governo ha in serbo di realizzare con l’adozione del decreto “Sblocca-Italia”.
Attraverso il suo sito, infatti, il Governo fa sapere che “c’è tempo fino al 31 agosto 2014 per partecipare alle consultazioni pubbliche sulle linee guida dello “Sblocca Italia” e della riforma della Giustizia”. E che “è possibile inviare il proprio contributo scrivendo a rivoluzione@governo.it”.
In questo modo, i cittadini sono invitati ad esprimere il proprio parere su 10 punti che riguardano il decreto “Sblocca-Italia” e, tra questi, quello che concerne le fonti energetiche: “Per sviluppare le risorse geotermiche, petrolifere e di gas naturale il progetto prevede investimenti privati nazionali e internazionali per oltre 17 miliardi di euro, con un effetto sull’occupazione di 100mila unità e un risparmio in bolletta energetica per 200 miliardi in 20 anni”. 
Assurdità della richiesta a parte (come si può chiedere al cittadino di esprimere un parere su punti così generici?), resterà da verificare se e in che modo il “programma” esposto al punto 10 saprà conciliarsi con gli impegni assunti dal Governo in sede parlamentare il 6 agosto scorso (2).

ENZO DI SALVATORE

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(1)http://www.publicpolicy.it/idrocarburi-impegni-governo-37320.html
(2)http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/bollettini/pdf/2014/08/06/leg.17.bol0286.data20140806.com0810.pdf

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